Ed è proprio la leggenda che ha ispirato il Remote Slow Mob “Expirita”, un’idea nata dalla collaborazione fra 49 a.C. e AGT – Guide Turistiche della Romagna.
La leggenda
Tutto inizia attorno all’anno mille. In seguito, con l’avvicendarsi degli ordini monastici che hanno abitato il castello, viene tramandato un prezioso manoscritto, si dice, vergato dalla mano stessa di Leonardo Da Vinci.
Nei secoli è un susseguirsi di ricerche che trovano il loro punto di svolta nel corso dell’800, quando un abate viene ucciso in circostanze misteriose. Era l’ultimo depositario del segreto del manoscritto? Difficile dirlo con certezza, fatto sta che dalla sua morte continuano a manifestarsi strani fenomeni al castello, specie nelle notti di plenilunio.
Sembra quasi che lo spirito dell’abate sia rimasto intrappolato nel maniero e che, con cadenza pressoché perfetta, voglia svelarci il luogo dove ancora è custodito il pregiato scritto del più grande genio che l’umanità abbia mai conosciuto.
Il 17 e il 31 marzo 2019, coadiuvati da una folta schiera di aspiranti Ghostbuster, e grazie alle nostre sofisticate apparecchiature, abbiamo rilevato alcuni segnali che però non siamo riusciti a decodificare completamente (lettere apparentemente senza senso, musiche sinfoniche, rumori non riconducibili a nulla di conosciuto).
Siamo solo all’inizio. La caccia al fantasma e al suo enigma continuano.